IL PORTO ONLUS ACCOGLIENZA IMMIGRATI | LA FORESTA CHE CRESCE 3
l'associazione il porto onlus, ILPORTO-ONLUS, IL PORTO ONLUS, prevede percorsi accoglienza e integrazione a favore di immigrati presenti sul territorio di Ponte san pietro , mapello, dalmine e provincia di bergamo, referente Marco Ravasio
accoglienza immigrati, integrazione, solidarietà, scuola lingua, esami licenza scolastica, inclusione e cittadinanza, Scuola di alfabetizzazione, aggregazione e socializzazione , Agenzia dell’Integrazione Bergamo, IUS SOLI, scuola di alfabetizzazione per donne straniere, Marco Ravasio, Registro Regionale del Volontariato, volontari, volontariato, sportelli d’ascolto, inserimento degli stranieri, relazioni di solidarietà e di sensibilizzazione, Associazioni di volontariato, iniziative e attività culturali, LEGGE SULLA CITTADINANZA, Marco Ravasio,
16364
page-template-default,page,page-id-16364,ajax_fade,page_not_loaded,,transparent_content,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-16.2,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.4.7,vc_responsive
 

 

LA FORESTA CHE CRESCE

3a Edizione – 2019

 

 

Iniziata come un’idea, quasi un sogno per quanto era ambiziosa, “Ascolta la foresta che cresce” è andata via via affermandosi, sino a divenire un appuntamento fisso tanto per “Il Porto” quanto per la cittadinanza.
Come quella foresta silenziosa che muta costantemente, anche la composizione sociale e culturale del nostro Paese cambia e, per comprenderla e valorizzarla, è necessario saperla ascoltare.
“Ascolta la foresta che cresce” ha proprio questo obiettivo: essere un momento privilegiato di riflessione, avvicinamento, ascolto, confronto e, quindi, conoscenza dell’Altro attraverso il linguaggio del teatro, della musica, della narrazione e, soprattutto, la convivialità.

 

L’edizione di quest’anno si è presenta particolarmente ricca di eventi.

 

La rassegna si è aperta Sabato 9 Novembre presso il Teatro Civico di Dalmine con lo spettacolo teatrale “Pane quotidiano. Canto alla fatica di vivere”, di Silvia Briozzo e i partecipanti del Laboratorio teatrale “Galgario”.
Un contesto non ordinario: il dormitorio pubblico Galgario. Un progetto non ordinario: creare un gruppo di cittadini e cittadine insieme a persone che quel dormitorio lo abitano. Un Progetto Ponte che cerca di dare visibilità a quello spazio, di farlo vivere e diventare parte integrante della comunità. E, poi, il teatro come luogo di tenerezza, che svela l’umanità.
Lo spettacolo è una successione di quadri che raccontano in maniera assolutamente trasversale la spasmodica ricerca di lavoro, la lotta interiore e concreta che ne consegue, i sogni ancora intatti che tutti abbiamo e che ci teniamo preziosi nello scrigno dei nostri desideri.
Un susseguirsi di momenti corali alternati a intime confessioni, momenti di riflessione e momenti lirici e struggenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* * *

 

 

Venerdì 15 Novembre presso il Centro polifunzionale “UFO” di Ponte San Pietro, Piero Vailati, , giornalista dell’Eco di Bergamo ha condotto in modo esemplare la serata presentando e dialogando con i due ospiti Mouhamed Ali Ndiaye, pugile italo senegalese, e la scrittrice Rita Coruzzi, autrice della biografia “Mi chiamo Mouhamed Ali”,
Nato in Senegal, Mouhamed Ali Ndiaye, cresce a pane e pugilato, con un padre pugile che sogna per lui un futuro da campione, da qui la scelta di chiamarlo come il leggendario pugile statunitense. L’amore per lo sport lo tiene lontano dalle cattive compagnie, lo aiuta a concentrarsi sui propri obiettivi, fra disciplina e nobile arte.
Divenuto campione nazionale del Senegal, nel 2002 giunge in Italia e, da quel momento, pur barcamenandosi tra mille difficoltà, la sua vita diventa come una sorta di fiaba dei nostri tempi a lieto fine. Dopo due anni nel nostro Paese infatti, pur essendogli scaduto il permesso di soggiorno e ritrovandosi a lavorare come ambulante, Mouhamed non si arrende e la sera, dalle cinque in poi, cerca di trovare il tempo per continuare ad allenarsi come pugile. Il pugilato lo tiene in piedi, risveglia in lui la forza e la grinta per andare avanti, fino all’incontro con Federica, che lo aiuterà e diventerà sua moglie. Nel 2006 ritornerà quindi a combattere, collezionando una vittoria dopo l’altra, fino all’ambito titolo di campione europeo. Per noi, un orgoglio nazionale, un campione e un grande esempio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* * *

 

 

Sabato 16 Novembre, si è tenuto il concerto del duo pop jazz “Songs for TWO”, con la cantante franco-senegalese Awa Ly e Valerio Guaraldi alla chitarra. I protagonisti ci hanno immerso nelle atmosfere tipiche del Pop’n’Jazz, con contaminazioni Blues. Un repertorio eclettico, brani più o meno conosciuti, ma totalmente stravolti negli arrangiamenti, con canzoni in italiano, francese e portoghese… Awa e Valerio hanno conquistato il pubblico! Awa ha una voce incredibile, un raro carisma, una sensibilità sottile e penetrante e poi, la simpatia e semplicità, il suo modo così naturale di essere sul palco, con la grazia di una regina e una capacità interpretativa profonda e autentica. Valerio, chitarrista poliedrico e versatile, ha accompagnato Awa in modo magistrale, facendoci respirare un’eccezionale sintonia e perfetto accordo. Particolarmente coinvolgente ed emozionante è stata l’interpretazione di Here, opera dedicata ai migranti vittime dei naufragi nel Mediterraneo, composta per non dimenticare queste stragi. I due artisti ci hanno regalato una serata indimenticabile!
Artista molto eclettica, nota in Italia anche come attrice, Awa Ly si è affermata in vari paesi del mondo soprattutto come cantante, grazie alla sua voce straordinaria. Di origine franco-senegalese, vive tra la Francia e l’Italia con il Senegal nel cuore, a cui dedica il singolo “Here“.

< Link a testo “Here” >
Ha partecipato a vari progetti artistici e varie formazioni: Deeper Blue, il trio Jazz Chantons e il duo Pop-Jazz Songs for Two.
Nel 2009 pubblica l’album d’esordio “Modulated”, a cui seguono “Parole prestate”, “Awa Ly”, “Five and feather”.

(video dopo l’ultima immagine)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato da Associazione Il Porto su Sabato 16 novembre 2019

 

 

* * *

 

Domenica 17 Novembre la giornata si è aperta alle 12,30 con il pranzo preparato dall’Associazione “Il cibo di ogni colore” di Albino. Un momento di stuzzicante e originale convivialità per incontrarsi a tavola e degustare piatti della tradizione di diversi Paesi del mondo, ma soprattutto per conoscere, attraverso quei sapori, culture diverse dalla propria.

 

 

 

Nel pomeriggio un momento speciale di animazione dedicato ai bambini. Dopo l’esibizione dei bambini del corso propedeutico e quelli del corso strumentale dell’eXtraband, coordinati dal Maestro Silva Ghisleni …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

… “attori d’eccezione” hanno animato fiaba filippina “ La pelle color cioccolato”, una bellissima favola sul perché esistono sulla Terra persone con diverso colore della pelle. Tutte plasmate dalla stessa mano divina, cambia soltanto il tempo di esposizione al sole; ecco perché alcuni sono più scuri, altri più chiari, altri meticci. E’ solo colpa o merito del Sole! Alla fine il dio le osservò per bene e se ne compiacque molto.

Sono tutte perfette”, esclamò con orgoglio. “Sono tutte bellissime, ognuna con la sua diversità“.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi… merenda per tutti!

 

Arrivederci !

Grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della rassegna

 

 
 

 
 

 

Condividi sui social
Youtube